Il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, si celebra la Festa del Papà. Anche Padre Juan Bertolone era molto legato alla figura del papà Riccardo. I genitori di Padre Juan erano una coppia di giovani sereni e concreti. Dopo aver vissuto il dolore per la perdita della loro primogenita Giuseppina, mancata in giovane età, è stata proprio la nascita di Giovanni a riportare gioia e speranza nella loro famiglia. Giovanni aveva tre anni quando nacque il fratello Mario nel 1934. Seguirono quindi Ermanno nel 1937 e dieci anni dopo Renato.
Durante la sua missione in Argentina, Padre Juan Bertolone è rimasto profondamente legato ai propri genitori. Il missionario salesiano chierese non ha fatto mai mancare ai propri genitori la propria vicinanza nonostante la lontananza che li separava. Nelle frequenti lettere che gli scriveva dal Sud America, infatti, Padre Juan Bertolone era consueto rassicurare i suoi genitori. Anche dopo la morte di mamma Lucia, rimasta vittima di un incidente il 1° agosto 1966 mentre attraversava la strada nei pressi della sua abitazione, il salesiano dedicava lunghe lettere e poesie al papà Riccardo.
L’origine della festa del papà
I primi a celebrare la festa di San Giuseppe furono i monaci benedettini nel 1030, seguiti dai servi di Maria nel 1324 e dai francescani nel 1399, la festa divenne poi canonica per la Chiesa Cattolica nel 1621 grazie a Papa Gregorio XV. Fino al 1977, il giorno di San Giuseppe era considerato in Italia festivo anche agli effetti civili ma con legge 5 marzo 1977 n. 54, questo riconoscimento fu abolito e da allora il 19 marzo divenne a tutti gli effetti un giorno feriale. San Giuseppe è il patrono dei poveri e dei derelitti. Fu proprio a loro che Padre Juan Bertolone dedicò tutte le energie prodigandosi per i fratelli più bisognosi e con l’obiettivo di costruire un mondo più giusto.