E’ ancora vivo in don Sebastiano Bergerone, sacerdote salesiano di Bra, il ricordo di Padre Juan Bertolone. Don Bergerone, in particolare, racconta un curioso aneddoto: “L’ho conosciuto durante il tirocinio a Valdocco, sono stato insieme con lui un anno e poi ci siamo di nuovo incontrati in teologia. Di lui ho ricordo strano dell’estate del 1954. Siamo andati in montagna a Pré Saint Didier. Da Valdocco non si sgarrava perché lì eravamo impegnati tutti i giorni dalle cinque del mattino fino alla nove di sera. In quell’occasione in montagna non c’erano i ragazzi ed allora ci siamo dati alla “pazza gioia”. Lui aveva una gran voglia di camminare – ricorda don Bergerone – e così è partito la mattina presto. Ha preso il sentiero per andare a Courmayeur andando verso la destra olografica del fiume. Ad un certo punto era tardi e tornando indietro facendo più o meno la stessa strada ma si è sbagliato e si è trovato uno strapiombo e stava iniziando ad imbrunire. Ed allora è andato a dormire da un pastore che gli diede un pezzo di pane e un po’ di latte ed un posto per dormire. Eravamo tutti preoccupati perché due anni prima un prete di Treviglio era finito su un ghiacciaio ed era caduto in un crepaccio. Il direttore quando non è tornato la sera era molto arrabbiato. Lui è tornato la mattina verso le 11 ed era sempre sereno, lui non si arrabbiava mai. Appena arrivato è andato dal direttore che si è sfogato come ha potuto e lui ha promesso non so che cosa e si è giustificato. Dopo essere diventati sacerdoti abbiamo avuto due incontri con la sua famiglia ed uno a Chieri, nell’anno che Gigliola Cinquetti vinse a Sanremo con “Non ho l’età”. In quell’occasione uno dei fratelli era arrivato in motorino cantando quella canzone. Lui non aveva mai detto a nessuno che voleva andare in missione. Ma un giorno – conclude don Bergerone – mi ha regalato due camice nuove che gli avevano appena dato per la Messa. E dopo pochi giorni ho saputo che sarebbe andato via”.