“Una punta arida rivolgendosi al sud, tra Pacifico e Atlantico, alla fine del continente americano”. Così uno dei primi esploratori nell’Ottocento ha descritto la Patagonia, terra dell’Argentina di 800 mila metri quadrati, circa il doppio dell’Italia. In questa regione del Sudamerica fu destinato Padre Juan Bertolone. Partito dal porto di Genova il 18 ottobre del 1960, il salesiano nativo di Chieri anche durante il lungo viaggio in nave non perse occasione per mettersi a servizio degli altri. Era sempre disponibile ad ascoltare, confortava ed aiutava tutte le persone che si rivolgevano a lui. Anche durante la lunga navigazione, don Gianni celebrava inoltre la Santa Messa e studiava lo spagnolo.
Dopo settimane di viaggio in nave, il sacerdote salesiano arrivò finalmente nella regione argentina della Patagonia. Padre Gianni visse a circa 1000 chilometri di distanza dalla capitale, Buenos Aires, sulla riva settentrionale e meridionale del Rio Negro. Le più antiche città di questa zona sono Carmen de Patagones e Viedma, il più antico insediamento urbano della Patagonia la cui fondazione risale al 1779. Il missionario salesiano fu catechista proprio a Viedma, cittadina in cui arrivarono decenni prima tanti altri sacerdoti Salesiani. Dal 1966 al ’68 Padre Giovanni fu missionario a Carmen di Patagones, paese della provincia di Buenos Aires, in cui ricoprì anche il ruolo di vice parroco nell’anno tra il 1969 ed il 1970.
Fu poi trasferito nel 1971 a General Conesa, località di 6000 abitanti a 150 chilometri di distanza nella provincia del Rio Negro al nord della Patagonia, e lì ricoprì il ruolo di parroco fino al 1976, anno della sua morte all’età di 44 anni. Spirato il 7 maggio di quell’anno, Padre Juan 12 giorni dopo avrebbe compiuto 45 anni. Padre Juan Bertolone è salito al cielo dopo 25 anni di vita salesiana e 15 di sacerdozio.