Padre Juan Bertolone è salito in cielo il 7 maggio del 1976 nell’ospedale di Bahia Blanca, in Argentina, all’età di 44 anni. Il missionario salesiano chierese presentava un’esteso tumore al cervello, sul quale i chirurghi sono intervenuti per sei ore consecutive. Tuttavia, il giorno successivo si rese necessaria un’altra operazione e da quel momento Padre Juan non riprese più conoscenza.
Il calvario di Padre Juan Bertolone nei suoi ultimi mesi di vita
All’inizio del 1976, il salesiano si sentiva particolarmente affaticato. Padre Juan Bertolone, tuttavia, cercava di continuare a lavorare come al solito perdendo progressivamente la capacità di coordinare i movimenti e di orientarsi. La salute fisica del missionario peggiorava rapidamente e così i suoi superiori lo esortarono a sottoporsi a dei controlli. Pur di continuare le proprie attività, però, Padre Juan si limitò ad assumere solamente analgesici cercando di minimizzare la gravità del proprio stato di salute. Nella Pasqua di quell’anno non fu più in grado di celebrare le funzioni liturgiche e fu un altro sacerdote a sostituirlo.
Fu così inviato nella città di Bahia Blanca dai propri superiori a sottoporsi a delle visite specialistiche e lui accettò con spirito di obbedienza. Una volta arrivato in ospedale, le sue condizioni si rivelarono da subito gravi. Tuttavia anche in ospedale celebrò l’Eucaristia insieme al cappellano toccandosi però spesso il capo e facendo trasparire il grande dolore che provava.
Il salesiano riposa in una tomba nel cimitero di General Conesa
Quando Padre Juan Bertolone morì, la sua salma fu trasportata a General Conesa. In questo modo si esaudì al suo desiderio di essere sepolto accanto ai suoi parrocchiani. Per dare l’ultimo saluto a Padre Juan si radunò una folla immensa di ogni età e ceto che partecipò ai suoi funerali. Dopo la sua morte toccò infine al suo superiore, don Juan Cantini, tracciarne il suo ritratto spirituale attraverso la stesura della lettera mortuaria.